Visualizzazione post con etichetta Filosofia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Filosofia. Mostra tutti i post

mercoledì 12 giugno 2019

Conclusioni


Copertina del libro
Nel libro "Il  senso delle cose" di Richard Feynman, viene esposta la visione del fisico, nonchè autore del testo, su l'importanza del dubbio in relazione al  progresso della scienza.
Da qui abbiamo voluto approfondire il ruolo che svolge il valore sia nel campo scientifico, come avviene nella misura (sistema internazionale) e nella relatività (teoria di Einstein), sia in campo etico.

La nostra ricerca ha voluto soffermarsi, non solo sugli argomenti principali ed i temi centrali del libro, ma anche sulle varie relazioni ed interconnessioni che legano le tematiche stesse.

Richard Feynman

I principali link, come evidenziato dalla mappa concettuale, sono:
Tuttavia, ci è sembrato opportuno studiare altri concetti chiave legati al valore quali la filosofia dei valori ed il ruolo del valore nel pensiero occidentale.

The importance of value


venerdì 7 giugno 2019

Dubbio


Pillola blu o pilllola rossa?
Il dubbio viene definito come stato soggettivo d’incertezza, da cui risulta un’incapacità di scelte, essendo gli elementi oggettivi considerati insufficienti a determinarle in un senso piuttosto che in quello opposto. 

Filosoficamete, il dubbio trova la sua più ampia applicazione presso gli scettici che lo intendono come «esitazione a affermare o negare», come quel momento cioè, nel corso dell’indagine, che, in radicale opposizione al dogmatismo, conduce poi, mediante il riconoscimento dell’«indifferenza» delle opposte ragioni, alla sospensione del giudizio (Dubbio metodologico).

Incredulità di San Tommaso
Tommaso ci si mostra come un rozzo ed ottuso filosofo materialista intento ad una duplice operazione di verifica: non solo tocca la ferita del costato di Cristo, ma contemporaneamente la scruta evidenziando la meraviglia del tutto umana di chi non riesce a capire.




Relativismo etico sofistico


Equilibrio etico
I sofisti avanzano una nuova concezione del mondo greco concentrando la riflessione filosofica non più sulla physis ma sull'uomo.
L'uomo è collegato al mondo tramite i sensi e questi danno delle cose una visione che:
  • muta da individuo a individuo;
  • muta nello stesso individuo;
  • dura sin che dura la sensazione istantanea e fuggevole.
Quindi non sapremo mai ciò che è vero e ciò che è falso ma solo ciò che a noi sembra vero o ciò che a noi conviene far sembrare vero. Analogamente per il rapporto tra teoria e pratica svanisce ogni distinzione tra bene e male.

La virtù con i sofisti non dipende più dalla nascita ma dal sapere accessibile a tutti quelli che possono pagarselo. Essi superano l'antico ideale aristocratico guerriero del bello e del buono (kalokagathia), della forza fisica e del valore, e per questo sono avversati dai regimi conservatori e benpensanti scandalizzati dall'insegnamento a pagamento di una educazione che prima si trasmetteva di padre in figlio.

Il dovere di comportarsi varierà a seconda del soggetto, della sua età, della sua cultura, delle circostanze.
Quando Gorgia fu incaricato dal governo ateniese di celebrare i caduti nella guerra del Peloponneso egli disse che questi non furono eroi, ma sono da onorare perché accettarono la situazione in cui si trovarono e seppero agire come le circostanze richiedevano, seppero cioè rispondere all'apparenza della situazione. 

mercoledì 5 giugno 2019

Relatività

 Maurits C. Escher, Relatività, 1953, litografia

Costruzione teorica fisico-matematica sviluppata da A. Einstein. Le implicazioni filosofiche di questa teoria investono i concetti di spazio e tempo e, più in generale, l’epistemologia e la teoria della conoscenza. Essa si fonda su due postulati che, diversamente da quanto avveniva nella fisica classica newtoniana, non consentono di attribuire un valore assoluto alle indicazioni di spazio e di tempo, come se questi fossero indipendenti dallo stato di moto del corpo o sistema di riferimento. Ciò non significa una relativizzazione di tutte le proprietà fisiche.

Proprio questa invarianza trovò la sua migliore espressione matematica nella teoria del continuo tetradimensionale; in tale teoria, spazio e tempo decadono a “mere ombre” e vengono trattati come un’unica entità non separabile. Sarà poi lo stesso Einstein a indicare le conseguenze epistemologiche e gnoseologiche della “detronizzazione” dell’euclideismo da lui operata, egli affermerà che “nella misura in cui le posizioni della matematica si riferiscono alla realtà, esse non sono certe, e nella misura in cui sono certe, non si riferiscono alla realtà”.

Altri due importanti aspetti della costruzione relativistica einsteiniana che hanno in immediato rilievo filosofico sono costituiti dalle implicazioni cosmologiche (ossia dal fatto che la teoria della relatività porta all’interessante tesi di un universo finito ancorché illimitato) e dal tentativo di giungere a una teoria unificata del campo che elimini il binomio materia-campo e consideri quest’ultimo come unica realtà. Ulteriori implicazioni indirette riguardano l’intreccio tra teoria ed esperienza, la natura e la funzione delle cosiddette definizioni operative, la presenza di elementi convenzionali accanto a quelli empirici, il ruolo della semplicità nella scelta delle ipotesi.


(elaborato dal materiale di "Enciclopedia Garzanti di filosofia")